07/10/2019
Cyber risk e rischi tecnologici, i più temuti da aziende e imprenditori in Italia e in Europa
Il cyber risk e' al primo posto tra i pericoli piu' temuti dalle aziende e dagli imprenditori. Secondo l'indagine Regional Risks for doing Business del 2019, la richiesta di protezione e di tutela assicurativa nei confronti della sicurezza informatica e' in forte crescita.

Il rischio cyber sale al secondo posto dei rischi più sentiti a livello globale (solo 5° nel 2018); in Italia e in Europa questo rischio in un solo anno balza in vetta alla classifica.

Frodi e furto di dati sono fra i primi cinque rischi percepiti in Italia, mentre a livello europeo e mondiale occupano rispettivamente il 6° e 7° posto.

Il timore di crisi finanziarie è ancora molto presente. In Italia è stabile rispetto all’anno scorso (settimo in classifica), in Europa si mantiene al secondo posto, mentre a livello mondiale entra nella top 10 dei rischi.

Eventi catastrofali sono molto sentiti soltanto nel nostro Paese e legati verosimilmente al progressivo aumento della frequenza e degli impatti associati.

 

 

 

 

L’importanza del cyber risk e dei rischi tecnologici per aziende e imprenditori italiani è sempre più evidente. E’ quanto emerge dal Regional Risks for Doing Business Report 2019, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Zurich e Marsh, e rivolto a oltre 13.000 business leader in 130 Paesi nel mondo con lo scopo di classificare i principali timori legati allo svolgimento della loro attività nei prossimi 10 anni.

Il consolidarsi di questo timore fra manager e imprenditori evidenzia la sempre crescente sofisticazione e proliferazione degli attacchi informatici e delle minacce ad essi collegate, che trovano conferma e riscontro nei recenti attacchi alle infrastrutture pubbliche e alla vulnerabilità dei dati personali a disposizione delle aziende.

Rispetto a qualche anno fa, stiamo assistendo a una crescente richiesta di protezione e tutela assicurativa sul fronte cyber”, dichiara Elena Rasa, Chief Underwriting Officer di Zurich Italia, “a dimostrazione di quanto il tema della sicurezza informatica sia divenuto ormai cruciale per la pianificazione e la gestione del proprio business. Attacchi informatici, furti di dati personali, falle e intrusioni tecnologiche possono generare, infatti, crisi reputazionali difficili da sanare”.

Altri rischi che preoccupano le aziende Italiane in modo più marcato rispetto al resto del mondo sono gli eventi catastrofali, la cui frequenza è progressivamente aumentata negli anni, con impatti sempre più rilevanti sul territorio e sulle famiglie e le imprese. Un’enfasi particolare viene data nel nostro Paese agli eventi catastrofali attribuibili a una cattiva gestione o a comportamenti umani scorretti (3° posto in Italia, in coda alla classifica a livello europeo e mondiale). A questo proposito, vale la pena ricordare che il 91% dei comuni è a rischio di frane, allagamenti e alluvioni e che il 78% delle proprietà immobiliari è a rischio idrogeologico (Ispra 2018).

I punti di contatto più evidenti tra i rischi percepiti a livello europeo e globale e quelli maggiormente sentiti in Italia riguardano il cambiamento climatico e l’importanza sempre più pervasiva della tecnologia. In merito al primo, è utopistico pensare che gli Stati siano in grado di far fronte gli effetti sempre più marcati degli eventi atmosferici e catastrofali: emerge quindi con chiarezza la necessità di un nuovo patto “pubblico-privato”, in grado di prevenire e intervenire a tutela di famiglie e imprese.  Relativamente al secondo, il nostro Paese risulta molto più scoperto in termini sia di preparazione e comprensione del rischio sia di capacità di affrontarlo.  E’ quindi fondamentale recuperare in tempi rapidi attraverso adeguati assessment, soprattutto a favore delle piccole e medie imprese, tipicamente maggiormente esposte.

Gli operatori assicurativi, da sempre in prima linea sulla cultura del rischio, sono i più accreditati per fornire adeguato supporto in tal senso, in particolare Zurich, con la su presenza a livello globale, ha modo di fare leva su esperienze già maturate in aree geografiche in cui tali rischi sono più maturi.